Un weekend a Levanto per tutti i gusti
Un weekend a Levanto, per scoprire che c’è molto di più oltre alle meravigliose Cinque Terre, è l’ideale in periodi come la primavera e l’autunno. Il caldo non è afoso, ci sono meno turisti rispetto la stagione estiva e si può godere della grande varietà di attività che questo borgo ligure e i suoi dintorni offrono.
Nei due giorni levantesi ho scelto di muovermi soltanto a piedi e in bicicletta, concentrando le mie attenzioni esclusivamente sul territorio di Levanto, Framura e Bonassola, per lasciarmi davvero alle spalle il caos del tran tran quotidiano e godermi con un ritmo lento la bellezza dei paesaggi della Liguria.
Ma cosa fare a Levanto in due giorni? Tutto o quasi, dal trekking al mare senza dimenticare un assaggio dei piatti tipici e un buon bicchiere di vino. Levanto è davvero per tutti i gusti!
Levanto attiva
Per gli amanti dello sport e del movimento, Levanto è la meta ideale grazie ai suoi 80 chilometri di sentieri che permettono di esplorare la costa o addentrarsi più nell’interno. Anche in questo caso, i percorsi a disposizioni sono moltissimi e diversificati per quanto riguarda la facilità.
Ho percorso parte del sentiero che da Levanto giunge a Monterosso, passando da Punta Mesco, promontorio che regala un’incantevole vista sulle Cinque Terre e il golfo dei Poeti, con una breve sosta a Podere Case Lovara. Quest’ultimo è un antico casale a picco sul mare, ristrutturato grazie al progetto del Fai e arricchito con coltivazioni di vitigni, ortaggi, ulivi e alberi da frutto grazie ai terrazzamenti che sono stati rinnovati e riportati a nuova vita. Il luogo, raggiungibile solo a piedi, è la sosta ideale per un picnic “panoramico” vista mare.
Per la discesa abbiamo optato per il percorso che sale a Colla Bagari e poi scende, come ad anello, verso il borgo di Levanto di cui abbiamo ammirato il profilo al tramonto.
Levanto storica
Per i più pigri Levanto non delude comunque. Sempre a piedi infatti si può visitare il piccolo centro storico, ricco di dettagli che raccontano la storia della Repubblica di Genova e curiosità su questo territorio. Un esempio? Le finestre disegnate sulle facciate dei palazzi mercantili, caratteristica tipica della regione dove nel Settecento la Repubblica di Genova istituì la “tassa sulle finestre”.
Da non perdere è la passeggiata lungo le mura, detta passeggiata degli orti di San Giacomo, che rievoca le storie delle Repubbliche Marinare e gli scontri tra Pisa e Genova. Lungo il percorso incontrerete la Torre dell’Orologio, la meglio conservata, e l’oratorio di San Giacomo, assolutamente da visitare.
Levanto balneare
Il mare è un altro protagonista indiscusso del territorio di Levanto e dintorni. Le spiagge non sono grandissime forse, ma hanno comunque tutto il necessario per rilassarsi sdraiati al sole. L’acqua è pulita, i servizi sono presenti e si raggiungono a piedi o in bicicletta.
Ma la vera chicca è la pista ciclabile “Maremonti”, una vecchia linea ferroviaria riconvertita che in circa 5 chilometri di gallerie e tratti con vista mare collega Levanto, Bonassola e Framura. Saltate in sella alla vostra bicicletta e percorretela tutta fermandovi di tanto in tanto per scoprire cale e calette, visitare il piccolo porticciolo di Framura o spiaggia Pidocchio.
Levanto gustosa
A Levanto non manca nulla e così anche il palato può godere dei sapori della tradizione ligure, specialmente dopo qualche attività sportiva. Non è raro infatti vedere scarponi e bastoncini sotto i tavoli dei bar del centro che accolgono gli escursionisti tornati affaticati ma con il sorriso.
Nel weekend a Levanto è imprescindibile un aperitivo per conoscere i vini del territorio, magari all’enoteca La Compera situata in una piazzetta pittoresca e un po’ nascosta del centro storico. Qui la scelta dei vini locali è ampia e include i classici Bosco, Albarola e Vermentino, oltre a una selezione di etichette regionali molto interessanti.
A tavola poi c’è da riempirsi gli occhi e la pancia di prelibatezze. Uno dei piatti più tipici in assoluto di Levanto sono i gattafin, una specie di ravioli fritti ripieni di erbe, cipolla, uova e formaggio che vengono serviti solitamente come antipasto o stuzzicheria durante l’aperitivo. E se questa è l’apertura, pensate a come può essere il resto del pasto. Trovandoci in Liguria è immancabile il pesto, simbolo della regione e di una tradizione gastronomica ancora autentica, magari abbinato a un bel piatto di trofie.
A Levanto, come del resto in tutta la regione, il pesto è affar serio. Non si scherza sulla sua preparazione, quasi un vero e proprio rito da osservare con attenzione e dovizia di particolari. Alla Nicchia Pestifera, a due passi dal lungomare, è possibile imparare la ricetta originale, tramandata in questo caso da mamma Luigina alla figlia Monia. Grazie alla loro esperienza, durante un simpatico e gustoso workshop, si avrà la possibilità per un giorno di diventare dei veri e propri ninja nella preparazione del pesto.