di Mi Prendo e Mi Porto via: Luca & Elisa
Negli ultimi dieci anni sono tornato diverse volte in Liguria, in particolar modo nella riviera di Levante. Estate dopo estate ho scoperto parecchi dei suoi tesori, dai piccoli porticcioli dalle mille tinte pastello ai sentieri che si inerpicano sulle pendici dei monti e che offrono la vista di paesaggi che hanno fatto innamorare mezzo mondo e che hanno reso celebre questa regione.
Naturalmente conoscevo il comune di Levanto, ma ammetto sinceramente di averlo sempre un po’ snobbato preferendo concentrare le mie visite a luoghi che esercitavano nei miei confronti maggior fascino.
Ma se c’è qualcosa che ho imparato viaggiando è che non si finisce mai di sorprendersi e soprattutto di sbagliare! Levanto e il territorio del suo comune sono tutti da scoprire e poco tempo fa ho potuto farlo in compagnia del mio bimbo di due anni in maniera davvero originale ed insolita. Come? In sella alle ebike, la bicicletta con pedalata assistita di ebikein. Una delle caratteristiche salienti di Levanto così come di gran parte della Liguria è di essere costituita in gran parte da montagne che sì ne caratterizzano il panorama, ma che ne rendono quasi impossibile praticare cicloturismo senza sviluppate doti sportive. Ecco allora l’idea di ebikein di offrire a chiunque la possibilità di vivere appieno il territorio attraverso l’utilizzo delle ebike che permettono, grazie alla pedalata assistita, di affrontare qualsiasi salita con estrema facilità.
In compagnia della preparata e simpatica Irene, la nostra ciclo-guida marchigiana trapiantata in Liguria, abbiamo eseguito uno dei percorsi proposti da ebikein ovvero “Alla scoperta delle Baie del Levante: Framura e Bonassola”, partenza da Levanto fino a Framura attraverso l’interno delle montagne su per la strada provinciale che porta a Genova e ritorno a Levanto passando per Bonassola lungo la pista ciclabile che costeggia il mare realizzata sfruttando i tunnel dove in passato correva la ferrovia.
Devo ammettere che non c’è alternativa migliore per visitare questi luoghi, in particolar modo i piccoli agglomerati che formano Framura, un gioiello finora a me completamente sconosciuto. Grazie alle ebike abbiamo visitato luoghi inaccessibili al traffico automobilistico, percorrendo le strette vie che dividono i terrazzamenti. Il blu del mare visto dall’alto, il giallo brillante dei limoni appesi ai rami degli alberi, il rumore dei ruscelli che scorrevano rapidi verso valle e il profumo della primavera che stava arrivando erano sensazioni che andavano assaporate lentamente per essere apprezzate appieno. L’utilizzo della bicicletta ci ha permesso di prenderci tutte le pause che volevamo, cosa di non poca rilevanza quando si gira con bambini piccoli.
Siamo scesi giù fino al porticciolo di Framura, per osservare da vicino le barche lasciate dai pescatori a riposare placidamente al sole, come fossero colorati leoni marini e grazie ad un ascensore che ci ha permesso di caricare le nostre ebike, siamo arrivati alla pista pedonale e ciclabile che congiunge Framura a Levanto.
Dove in passato correva il treno ora una suggestiva pista asfaltata, a pochi metri dal mare, permette di arrivare comodamente a Levanto.
Il blu del mare e il buio delle gallerie si alternano fino a quando all’improvviso arriva Bonassola con il suo splendido lungomare, ottima location per un aperitivo. E poi ancora mare e tunnel fino a Levanto dove io e il mio piccolo abbiamo concluso con un bel piatto di pasta al pesto alla levantese (tipico pesto in versione rossa) in uno dei ristoranti che si affacciano sul mare.
C’era modo migliore per terminare questa gita mattutina?
Scoprite con noi Levanto in tutto il suo incanto in questo bellissimo articolo correlato: un guida completa su cosa vedere e cosa fare a Levanto