Un cammino pieno di segreti, per raggiungere la vetta del monte più imponente e caratteristico del territorio levantese.
Da Levanto si cammina verso Vallesanta, salendo per la strada che parte da Villa Rossana.
Arrivati in cima si attraversa la strada asfaltata provinciale che porta a Bonassola, incontrando i sentieri 671 e 671V: il primo arriva sulla cima del Monte delle Streghe ed è una direttissima molto ripida, la seconda è un’antica via di cava che costeggia, più dolcemente, il Monte delle Streghe sul versante est.
Entrambi i sentieri si ricongiungono su un pianoro da cui si prosegue sul sentiero 671.

NATURA E MESTIERI ANTICHI
Questi luoghi sono caratterizzati da una geologia particolare e popolati da piante ed animali rari e protetti.
Sul percorso si possono osservare le variazioni cromatiche delle rocce ofiolitiche, formatesi da attività vulcaniche sottomarine milioni di anni fa.
Queste rocce non sono ospitali per tutte le varietà botaniche, e quelle che si adattano meglio a questi substrati sono alcune, profumatissime, erbe aromatiche e curative della macchia mediterranea: timo, santoreggia, santolina, elicriso, mirto, ruta… Alcune di queste piante sono protette, altre regolamentate ed è quindi opportuno rispettarle nella loro lenta e coraggiosa crescita.
Proprio per le caratteristiche geologiche, botaniche e di particolari specie animali che ci vivono, tutta la zona rientra in un SIC (Sito di Importanza Comunitaria).
Salendo sul sentiero, si possono osservare testimonianze dell’attività di estrazione del così detto “Rosso Levanto”, una pietra largamente commerciata ed esportata in passato per la bellezza dei suoi colori rossocupo-verde e dalle venature bianche.
Nascosti in questi versanti ci sono molte testimonianze di mestieri antichi, ormai quasi scomparsi, come quelli dei minatori, cavatori e scalpellini, che ci evocano racconti dal passato.

L’ARRIVO IN VETTA
Il sentiero arriva al Passo del Colletto, incrocio di varie percorrenze: il cammino 673 porta al paese di Lavaggiorosso, una breve connessione porta all’Alta Via delle Cinque Terre, il 663 porta in direzione San Giorgio, Montaretto, Bonassola, mentre il 665 giunge in vetta al Monte Rossola.
Una volta in vetta il panorama è a 360°, arrivando in lontananza a vedere, con tempo sereno, i monti della Val di Vara, le Alpi Apuane, le isole e la costa della Liguria, fino alle Alpi Marittime e alla Francia.
Dalla vetta si può proseguire, scendendo dal versante lato mare, ripido e sconnesso, arrivando a connettersi con il sentiero 664 e lo SVA, che collega Levanto a Bonassola; oppure tornare indietro scegliendo di rientrare sul cammino dell’andata, o allungare la propria escursione verso altre mete, una volta tornati al Passo del Colletto.

INFO PRATICHE
Lunghezza: 8 km Dislivello complessivo: 1000 m. Durata: 4 ore Difficoltà: media Partenza: Levanto Arrivo: Bonassola Sentieri n.: 671, 665, 664 |
Il percorso in breve: Partenza dal “bar Levanto”, si sale prendendo il sentiero n. 671, dopo 2 chilometri in salita si arriva ad un crocevia dove si imbocca il sentiero a sinistra (n. 665), che porta fino alla cima del Monte Rossola. Da qui prendere il sentiero n. 664 per Bonassola, dove si arriva alla stazione FS.
