A Levanto gli amanti dello sport non si annoiano proprio mai. Quest’anno anche chi già conosce i sentieri di trekking e mountain bike, troverà una fantastica sorpresa. Oltre alla segnaletica rinnovata, è stato aperto dopo anni un sentiero ad anello che dalla Torre dell’Orologio valica una delle colline più vicine al centro storico e ritorna nuovamente in centro.
Non vogliamo ripeterci in aggettivi come meraviglioso, strabiliante, spettacolare ma purtroppo non ne vengono in mente molti altri. Per chi decidesse di percorrerlo a piedi, consigliamo di partire dalla torre dell’Orologio, attraversare l’ordinato uliveto che si affaccia sul centro storico e cominciare la salita in mezzo ai pini per giungere in località Sopramare, tenendo sempre gli occhi sulla splendida vallata di Levanto.
Una volta in quota, si può proseguire verso Colla di Bagari, punto di congiunzione con i sentieri di trekking che portano a Monterosso e Punta Mesco, oppure scendere verso la frazione di Sella Mereti e ritornare così in centro. È un’ottima opzione anche per chi vuole sgranchirsi in compagnia di un amico a 4 zampe.
Ma passiamo alla mountain bike. In questo caso dovete ASSOLUTAMENTE fare il percorso inverso. Partendo dal centro prendere la strada che porta verso Monterosso e svoltare a destra verso Sella Mereti. Da qui, procedere verso l’ecocentro ed una volta lì prendere la seconda strada sulla destra.
A breve ci saranno le indicazioni specifiche ma per chi come me NON PUÒ ASPETTARE e deve togliersi la curiosità, fate così. Al bivio la strada sale in curve più o meno strette. La salita non dura più di una ventina di minuti, ma appena valicate la collina, si apre un panorama mozzafiato sulla zona antica di Levanto con uno skyline che Manhattan levati!
Il castello Malaspina, il campanile di Sant’Andrea e le ville sul lungomare: già questo basterebbe a ripagare la fatica, ma adesso inizia la discesa quindi non è proprio il caso di rilassarsi. La partenza è scattante, un tuffo nella pineta, un drop che immette in un lungo tracciato stretto e tortuoso che ogni tanto porta a salti più o meno elettrizzanti.
Il percorso è comunque stretto, quindi si sta spesso bloccati su un solo pedale, soprattutto usciti dalla pineta, quando ci si immette nell’uliveto e sia il panorama sia la larghezza (poca) del sentiero ci impongono di rallentare (purtroppo). Comunque è un problema della prima volta, sono sicura che già al secondo passaggio farete a gara con il cronometro. La bici segue il percorso da sola, bisogna solo mantenere l’equilibrio e si arriva in poco alla Torre dell’Orologio. Scesi i gradini, si arriva in pieno centro, giusto in tempo per l’ora dell’aperitivo. WHAT ELSE? 🙂
Foto e testo di Elisa Bagnasco del Camping Acqua Dolce